Verona con il componente CAI Gianluca Cariolato

Verona con il componente CAI Gianluca Cariolato

La decima riunione tecnica presso la sezione “Umberto Sinico” di Verona ha visto come relatore l’ex
assistente internazionale ed attuale componente CAI, Gianluca Cariolato della sezione di Legnago. Prosegue
la lunga lista di ospiti di prestigio nella città scaligera, grazie al lavoro ed all’attenzione del Presidente Mario
Gennaro ed il Consiglio Direttivo. Molti i giovani così come i più esperti che non hanno voluto perdere
l’occasione di interagire con un relatore, di cui la carriera e l’esperienza maturata sui campi di gioco parla
da sola. Dopo gli onori di casa e le dovute presentazioni del Presidente sezionale, ha preso subito la parola
Gianluca con decisione, sicurezza ed allo stesso tempo vicinanza, doti che hanno permesso di “riscaldare”
da principio l’ambiente e mettere tutti a proprio agio. Il programma affrontato dal Componente CAI è
cominciato dall’importanza dello spostamento, aspetto fondamentale per farsi trovare sempre pronti ed
essere credibili. Ma per far ciò è basilare l’allenamento, un argomento imprescindibile e quindi
costantemente ricordato dai relatori, necessario quando di fronte si hanno tanti ragazzi giovani desiderosi
di arrivare il più in alto possibile. “Chi è allenato corre e chi corre è in grado di valutare” ha affermato
Cariolato, ed ancora “se non siamo pronti atleticamente  difficilmente saremo in grado di essere nel posto
giusto per valutare in maniera corretta le varie situazioni.” Altro aspetto autorevole per prendere decisioni
importanti è anche la mentalità, su cui si è soffermato Gianluca; “un giro palla tra i difendenti, un banale
retropassaggio al portiere possono far nascere un episodio, mai dare nulla per scontato”. Così il relatore ha
attirato l’attenzione cercando di provocare i più giovani ed inculcare la voglia “di avere fame” sui
campi di calcio. Un altro contenuto prezioso per essere arbitri solidi e pronti al salto di qualità è saper
gestire le proteste andando a scinderle dal dissenzo, quest’ultimo anche e spesso giustificabile in uno sport
agonistico ma comunque da gestire con la personalità. La protesta invece va sedata e per farlo bisogna
essere presenti con provvedimenti disciplinari, mantenendo sempre lo stesso metro di giudizio da ambedue
le parti. “Bisogna impedire che i giocatori in campo si arbitrino da soli ed arrivino ad escludere l’arbitro o
facendosi giustizia da soli o spiegandosi tra loro” le parole di Cariolato. Spazio poi alle tante domande di
delucidazione ed anche curiosità della platea, con cui Gianluca ha saputo destreggiarsi e convincere i
presenti. Soddisfatto della sua presenza è stato ovviamente anche il Presidente di sezione Mario Gennaro,
che oltre ad averlo ringraziato per aver accettato l’invito, specificando l’importanza della sua presenza
quando ad ascoltare sono soprattutto giovani che nella società attuale sono sempre più abituati ad
ottenere con minor sacrificio, ha omaggiato Gianluca Cariolato con un dono tipico della provincia veneta.

Gian Franco Lo Muzio